«La sfida della sostenibilità può essere vinta solo se condivisa». Da questa consapevolezza è nato il Workshop sulla Sostenibilità del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate (DISA) dell’Università degli studi di Bergamo, del quale si è svolta questo venerdì 9 giugno la seconda edizione, organizzata in collaborazione con Confindustria Bergamo. Un’intera mattinata di riflessione sui temi della Sostenibilità nel quadro dell’attuale transizione ecologica e digitale che ha coinvolto, oltre ai docenti e ricercatori del Dipartimento e dell’Ateneo, agli studenti e ai dottorandi, i rappresentanti delle Associazioni di categoria, degli Ordini e delle Istituzioni e le aziende, gli enti e le scuole che collaborano con il Dipartimento per attività di ricerca o di formazione. Partendo dalla presentazione delle attività multidisciplinari e interdisciplinari svolte all’interno del Dipartimento sulle tematiche cardine della transizione verde e digitale, l’iniziativa è stata occasione di confronto con gli stakeholder del territorio per definire linee guida comuni e approcci trasversali utili alla promozione del trasferimento tecnologico su base condivisa e coordinata.
«Il DISA ha una composizione ampia: siamo ingegneri, architetti e urbanisti, chimici e fisici. Affrontiamo lo studio di problemi complessi con un approccio tecnologico e un’elevata multidisciplinarità. Le nostre attività di ricerca rientrano a pieno titolo nelle tematiche al centro della transizione ecologica e digitale – ha dichiarato la Direttrice del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Prof.ssa Giovanna Barigozzi - Negli ultimi anni abbiamo avviato un dialogo dentro e fuori dal Dipartimento che ci ha consentito di acquisire maggiore consapevolezza delle nostre competenze sui temi della Sostenibilità. Oggi è stata l’occasione di presentare al territorio il frutto di questo lavoro, col fine ultimo di supportare il trasferimento tecnologico e accrescere la consapevolezza dell’importanza di questi temi in maniera trasversale».
Dopo i saluti istituzionali del Rettore Prof. Sergio Cavalieri e della Prorettrice con Delega alla terza missione e ai rapporti con il territorio Prof.ssa Elisabetta Bani, i docenti e i ricercatori del Dipartimento si sono fatti portavoce della visione strategica del DISA sui temi della Sostenibilità presentando le attività di ricerca trasversali attualmente in corso sulle tematiche al centro della transizione verde e digitale: dallo sviluppo e l’uso razionale di energia pulita, ai sistemi digitali intelligenti per la progettazione di prodotti e processi sostenibili, dall’ottimizzazione dei processi produttivi per limitare il consumo di materia ed energia e gestire in maniera virtuosa i rifiuti alla progettazione e gestione consapevole dell’ambiente costruito, fino alla valorizzazione del territorio per una prospettiva di crescita sostenibile.
La crescente attenzione per lo sviluppo sostenibile della società, in un'ottica di inclusione e salvaguardia, impone di affrontare un trilemma energetico: l'utilizzo delle risorse deve essere sostenibile, accessibile e affidabile.
La sostenibilità impone l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, un uso razionale delle risorse, la riduzione degli sprechi, dei flussi energetici e di materia. Questo richiede nuove strategie di gestione e utilizzo dell’energia da fonti rinnovabili, caratterizzata dalla non-programmabilità, l’incremento della quota di energia verde attraverso l'elettrificazione dei consumi e della mobilità, e quindi lo sviluppo di motori elettrici innovativi, affidabili e ad alte prestazioni, e l’implementazione di nuove tecnologie per lo stoccaggio dell'energia. Ulteriore aspetto fondamentale nell'ambito della soluzione del trilemma è quello della generazione, dello stoccaggio e dell'utilizzo dell'idrogeno come vettore energetico. In tali ambiti il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate svolge attività di ricerca teorica, di base e applicata, mediante approccio sperimentale, di modellistica e di simulazione numerica ad alta fedeltà.
I sensori e i sistemi microelettronici sono elementi chiave nello sviluppo di nuove applicazioni che hanno un impatto senza precedenti sulla società e sulla vita quotidiana. Svariati sono i campi di applicazione, dalla sanità, alla produzione industriale e alla gestione delle risorse energetiche, che vengono rivoluzionati da sistemi digitali interconnessi che acquisiscono ed elaborano i dati collezionati dai sensori.
Smart Things, Smart Home & City e Smart Industry sono le tre macrocategorie in cui sensori e dispositivi miniaturizzati svolgono un ruolo fondamentale per il sostentamento della vita così come la conosciamo, in ognuna delle quali il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate ha in corso svariati progetti di ricerca all'avanguardia. Dai sensori indossabili in grado di monitorare sia i parametri dell’ambiente che circonda la persona, sia le sue informazioni biologiche, alle abitazioni intelligenti che, oltre ad aumentare il comfort del vivere quotidiano delle persone, consentono di ridurre drasticamente i consumi energetici, fino all’applicazione di sensori e sistemi digitali per processi produttivi più efficienti, ambienti di lavoro più sicuri e il monitoraggio, la manutenzione e la gestione sostenibile di processi e infrastrutture.
I grandi cambiamenti climatici e la crescente consapevolezza dell’impatto delle attività antropiche sta favorendo il passaggio dalla più tradizionale economia lineare a una di tipo circolare, che implica il riutilizzo e riciclo dei materiali per ridurre drasticamente il ricorso alle risorse naturali, minimizzando gli scarti e il loro impatto sull’ambiente e donando nuovo valore ai prodotti al termine della vita utile. Un modello che rappresenta una grande opportunità in quasi tutti i settori, primo tra tutti quello delle costruzioni, da sempre considerato tra i più impattanti a livello ambientale. Il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate svolge attività di ricerca innovative per la progettazione sostenibile di prodotti e processi, l’ottimizzazione dei residui di produzione, sia in termini di riduzione dei volumi che della loro pericolosità, la gestione virtuosa dei rifiuti e il riutilizzo di materie prime seconde.
Il territorio è un “organismo” complesso e dinamico, naturalmente in divenire e fortemente sensibile agli interventi, alle sollecitazioni e ai cambiamenti che l’uomo quotidianamente induce con le proprie attività. La direzione fin qui intrapresa (frammentazione degli spazi aperti, impermeabilizzazione dei suoli, sovrautilizzo delle risorse ambientali, abbandono o sottoutilizzo degli spazi costruiti) sta mettendo in pericolo il territorio che ci ospita, evidenziando il grave rischio per la salute e la sopravvivenza causato dalla mancanza di lungimiranza nella gestione e nella pianificazione di tutte le risorse.
Il contributo del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate per un territorio più sostenibile parte da un’approfondita conoscenza delle cause e degli effetti di gestioni sbagliate al fine di produrre strumenti efficaci per l’analisi e la realizzazione di modelli e soluzioni alternative e innovative incentrate sui principi di sviluppo sostenibile, supportando i diversi attori territoriali nelle loro decisioni e promuovendo l’interazione e l’integrazione tra le differenti discipline.
L'ambiente costruito può essere considerato come l'insieme di tutte le trasformazioni apportate dall'uomo al territorio al fine di adattarlo alle proprie esigenze. Un’antropizzazione dell'ambiente naturale che richiede un approccio consapevole per poter essere svolta in sintonia con l'imperativo di salvaguardare le risorse ambientali.
Fondamentale risulta quindi adottare un approccio multidisciplinare in grado di affrontare in modo consapevole e coerente la scala e la complessità delle trasformazioni dell’ambiente costruito, che richiede la conoscenza e la tutela del costruito storico, la conservazione e la gestione di costruzioni e infrastrutture caratterizzate da cruciale significato strategico e la valutazione del loro comportamento strutturale, considerando anche aspetti energetici e di comfort abitativo. A tali fini il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate raccoglie un variegato bagaglio di competenze multidisciplinari che mette a disposizione di interlocutori interni ed esterni, facendo leva su metodologie innovative e strumenti di ultima generazione.
I temi emersi durante gli interventi sono stati approfonditi nella tavola rotonda con gli stakeholder del territorio, moderata dal Prof. Giuseppe Rosace, Delegato del Rettore al trasferimento tecnologico, spin-off e rapporti con la Fondazione U4I. Il confronto ha coinvolto le Associazioni di Categoria, con il Dott. Bernardo Sestini, Vicepresidente Confindustria Bergamo, il Dott. Giacinto Giambellini, Presidente Confartigianato Bergamo, e l’Ing. Marzio Della Giovanna, Vicepresidente a Tecnologia, Innovazione e Ambiente ANCE Bergamo, e i rappresentanti degli Ordini, l’Ing. Diego Finazzi, Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo, e l’Arch. Stefano Rota, Consigliere Ordine degli Architetti della Provincia di Bergamo. Presenti alla tavola rotonda anche le Istituzioni, con il Dott. Enrico Capitanio, Dirigente Unità Organizzativa Competitività delle Filiere e dei territori della Direzione Generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia, la Dott.ssa Gloria Cornolti, Responsabile Servizio Turismo, Cultura, Sviluppo territoriale, pari opportunità e Ufficio Europa della Provincia di Bergamo, e il Dott. Silvano Armellini, Responsabile Settore Ambiente, Verde pubblico e Mobilità del Comune di Bergamo.
Allo scambio di idee e riflessioni emerso dalla tavola rotonda ha fatto eco l’intervento “Le opportunità di ricerca e innovazione per la sostenibilità” tenuto dal Dott. Giacomo Copani, Dirigente Area Ricerca e Terza missione di Ateneo, durante il quale sono state presentate le possibili strategie di ecosistema per cogliere sistematicamente opportunità di ricerca e innovazione sul tema della sostenibilità, in una prospettiva di collaborazione stabile tra Università, industria e Istituzioni.